VILLA VERTICALE XL

Nel cuore di un tessuto urbano consolidato, ai margini di un parco che segna il limite tra il centro storico della città di Rimini e la sua espansione dei primi anni 60-70, abbiamo progettato un edificio che rifugge ogni retorica formale per affermare la propria identità attraverso un preciso controllo dei rapporti tra massa, luce e materia. Si tratta di una grande residenza che si sviluppa in verticale, crescendo per sottrazione, articolandosi in una progressiva deframmentazione del volume stereometrico iniziale, sino a dissolversi nella rarefazione della luce e dello spazio. Alla base, il corpo dell’edificio assume la gravità del cemento: un cemento architettonico, lavorato con una tessitura setosa e calibrata, diventa elemento fondativo, un basamento che ancora l’architettura al suolo e instaura un dialogo con il contesto costruito. Qui le grandi aperture sono misurate, ritagliate con precisione nella massa muraria, suggerendo una permeabilità che calibra il rapporto tra interno ed esterno.
Salendo, il volume si alleggerisce progressivamente. L’acciaio inox, utilizzato per il rivestimento delle porzioni superiori, si fa specchio del cielo, catturando riflessi e variazioni luminose che trasformano la percezione dell’edificio nel corso della giornata. Aggetti, arretramenti e piani sfalsati interrompono la continuità della superficie, generando un equilibrio dinamico tra ordine geometrico e variazione compositiva.
Le aperture non si limitano a un esercizio di trasparenza, ma introducono diversi gradi di opacità: mentre le ampie vetrate stabiliscono un rapporto diretto con l’esterno, soprattutto verso il parco, profili in U-Glass filtrano la luce, restituendo un senso di profondità e mutevolezza, trasformandosi in un caleidoscopio offuscato. Il confine tra interno ed esterno si fa meno netto, in un continuo oscillare tra percezione e materialità.
All’ultimo livello, quasi un’evanescenza del costruito, sono previsti spazi aperti e superfici permeabili, in cui l’architettura cede progressivamente il passo alla luce e all’aria. Qui, il progetto si risolve in una tensione sottile tra il pieno e il vuoto, tra materia e riflesso, in un dialogo continuo con il cielo e il paesaggio vegetale sul quale le grande aperture si proiettano.
L’edificio si costruisce sul contrasto tra esterno e interno, tra la freddezza della materia e il calore dello spazio abitato. All’esterno, il cemento e l’acciaio tengono un involucro netto, la cui tensione materica è amplificata dalla luce che ne incide le superfici, esaltandone la severità espressiva. Ma è nell’interno che il progetto si risolve: il legno riveste gli spazi in una continuità avvolgente, divenendo filtro della luce e misura del tempo. La sua matericità calda, porosa, capace di trattenere e restituire luce con vibrazioni soffuse, costruisce un ambiente che non si limita a essere abitato, ma che accoglie, protegge, emoziona. È qui che il progetto si emancipa dalla rigidità del suo guscio, diventando rifugio, luogo di intimità e di quiete, in cui lo spazio si fa esperienza.
Sotto l’aspetto tecnologico, l’edificio ha una struttura in cemento per i primi due piani e legno strutturale per i secondi due. Le grandi aperture sono concepite per catturare la radiazione solare in inverno, favorendo il riscaldamento passivo, mentre sistemi oscuranti esterni, integrati nell’involucro e occultati alla vista, creano ombreggiamento estivo, evitando il surriscaldamento. La massa del cemento del basamento sfrutta l’inerzia termica per regolare la temperatura interna, mentre la sommità, rivestita in acciaio, beneficia del raffrescamento naturale garantito da tetto e facciata ventilata. L’involucro edilizio raggiunge elevati standard di efficienza energetica, contribuendo alla riduzione dei consumi. Un impianto di ventilazione controllata con scambiatore di calore agisce come un polmone, espellendo CO₂ e inquinanti indoor e immettendo nell’edificio aria esterna filtrata dalle polveri sottili. Il risultato è un edificio a consumi energetici prossimi allo zero e a emissioni zero in atmosfera, in sintonia con una visione sostenibile dell’abitare contemporaneo.
RESIDENZA UNIFAMILIARE CON STRUTTURA MISTA
IN CORSO
Year
2025
Locality
Italy – RIMINI (RN)
Design team
Piraccini + Potente architettura
Stefano Piraccini
Margherita Potente
Project TEAM
Gianluca Bertoli
Teresa Cancellari
Beatrice Enti
Marco Marchetti
Amedeo Palagano
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