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Il progetto prevede la costruzione di un edificio bifamigliare, a seguito della demolizione di un edificio esistente. Si tratta di una residenza destinata a due giovani sorelle ed alle rispettive famiglie, da realizzare in un’area ad elevata densità della città di Cattolica. Il piano terra ha pianta quadrata, ed un muro d’ambito separa diagonalmente le due abitazioni, le quali si affacciano sui rispettivi giardini attraverso una cortina vetrata schermata da frangisole scorrevoli in legno. Attraverso l’uso di una vegetazione alta posta in corrispondenza del perimetro del lotto, l’intenzione è quella di creare due corti verdi e riservate, da utilizzare come estensione degli spazi interni. La cortina vetrata può essere aperta creando una continuità tra interno ed esterno. Al centro della pianta sono posti i due vani scali che collegano i quattro livelli nei quali è distribuito l’edificio: dal piano interrato, ove sono poste le autorimesse, al piano terra, dove si trova la zona giorno, ai piani primo e secondo che ospitano la zona notte.
Mentre il piano terra ha una forma semplice, definita da un parallelepipedo, i piani primo e secondo sono costituiti da una morfologia che richiama quella degli aggregati urbani. Il volume del piano terra costituisce pertanto una base sul quale sono poggiate quattro elementi prismatici che richiamano l’archetipo della casa, quattro volumi che articolati e fusi tra loro creano un aggregato urbano compatto. Tuttavia, tale complessità è in realtà definita tramite un impianto speculare ordinato, anche se non immediatamente riscontrabile ad un primo sguardo, caratteristico della abitazioni bifamiliari.
Al piano primo trova posto un patio sul quale si affaccia il vano scala. Anche il paio è inscritto all’interno della morfologia dell’archetipo ma, attraverso una cortina frangisole, consente la regolazione della luce e l’incidenza della radiazione solare.
Le quattro “casette” ribaltano la permeabilità visiva del piano terra, quasi completamente vetrato, e presentano un rivestimento in lamiera graffata. La gerarchia della aperture viene definita utilizzando grandi finestre di forma quadrata.
L’edificio avrà una struttura mista con il legno come elemento prevalente, saranno utilizzati isolanti di derivazione minerale o biologica e sarà dotato di un impianto di climatizzazione estiva ed invernale con ventilazione meccanica controllata e scambiatore di calore. L’aria all’interno sarà continuamente ricambiata e filtrata da inquinanti indoor ed outdoor (polveri sottili, pollini, radon e formaldeide). Il progetto prevede il raggiungimento dello standard NZEB (edifici ad energia quasi zero) e verrà progettato con strategie atte a ottimizzare il comfort e la salubrità indoor.
RESIDENZA BIFAMILIARE CON STRUTTURA MISTA
IN CORSO
Year
2021
Locality
Italy – cattolica
Design team
Piraccini + Potente architettura
Stefano Piraccini
Margherita Potente
Project TEAM
Teresa cancellari
Gianluca Bertoli
Beatrice Enti
Marco Marchetti
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