CASA PER UNO PSICOTERAPEUTA

Si tratta di un intervento all’interno di un palazzo nobiliare prospicente a Piazza del Duomo, composto da due appartamento, con l’affaccio principale che apre la vista sulla Cattedrale della Santa Croce, ed uno secondario affacciato su una piccola corte interna.

Il progetto prevede di fondere i due appartamenti al fine di generare un’unica grande unità che ospita sia la casa, sia lo studio professionale di uno Psicoterapeuta freudiano: una specializzazione piuttosto rara in Italia.

Una progettazione multidisciplinare dove architettura e psicologia hanno collaborato al fine di definire gli aspetti percettivi e sensoriali generati dall’insieme di forme, spazi e materiali.

Un senso di calma e silenzio pervade gli ambienti interni che avvolgono lo spettatore – sia esso il paziente o lo psicoterapeuta – favorendo un clima di sicurezza e introspezione.

Questa particolare atmosfera, e gli aspetti di essa correlati alla nostra psiche, è stata progettata favorendo l’illuminazione naturale e controllando gli aspetti di rifrazione sulle superfici dei materiali utilizzati: materiali porosi attraverso i quali la luce si diffonde uniformemente.

L’aspetto minimalista di forme, materiali e colori, si contrappone all’utilizzo di fregi e cornici, insieme alle carte da parati, che recuperano la storicità dell’edificio e richiamano alla memoria la situazione preesistente. Oltre alle cornici sono stati recuperati elementi in ferro battuto utilizzati per proteggere i termosifoni, qui rivisitati e smaterializzati attraverso l’uso del colore bianco.

Le stanze dedicate allo studio sono collegate a quelle adibite alla vita domestica da un corridoio di colore verde scuro. Oltre all’aspetto funzionale, si tratta di un percorso che ha lo scopo di generare un progressivo distacco tra vita lavorativa e domestica. Un percorso “depurativo” dove il colore utilizzato, insieme all’assenza di luce naturale, funge al preciso scopo.

 

Lo studio è collocato nella porzione affacciata sulla corte interna, dove ampie vetrate si affacciano sui tetti delle case in modo da evitare ogni intromissione visiva e consentire al paziente il migliore comfort percepito, unita ad una sensazione di introspezione utile alla terapia.

La terapia vuole lo psicoterapeuta seduto alle spalle della chaise longue sulla quale si adagia il paziente, ciò avviene in un piccolo spazio verandato appositamente progettato come se fosse un tabernacolo. Qui la luce entra dalla ampie finestre affacciate sui tetti delle case vicine e si rifrange in un involucro ligneo che investe pavimento, pareti e soffitto: una luce diffusa in un involucro caldo e protetto.

L’aspetto artigianale pervade molti degli elementi che caratterizzano il progetto degli interni. La pavimentazione è stata eseguita con una resina addizionata con coriandoli di vernice essiccata, in modo da richiamare e reinterpretare il battuto di terrazzo alla veneziana che caratterizzava i palazzi della città.

I mobili sono di rovere impiallacciato, dove la trama delle fibre è specchiata alla maniera delle radiche degli anni ’50, epoca alla quale risaliva l’ultimo restauro dell’edificio.

Anche la scala interna è stata progettata come fosse un mobile di arredo, all’interno del quale è stato inserito un piccolo bagno.

All’interno dei bagni sono stati utilizzati i medesimi materiali dove il legno si alterna al marmo di carrara ed alle resine colorate o trattate alla maniera del terrazzo alla veneziana, alle rubinetterie in ottone.

Vari richiami all’epoca si ritrovano nella scelta dei corpi illuminanti, nella testata del letto della camera padronale, nei marmi di carrara o nelle rubinetterie dei bagni in ottone.

Inoltre, il progetto prevede l’efficientamento energetico dell’edificio attraverso un involucro isolante interno, capace, insieme al nuovo impianto di riscaldamento, di garantire buoni livelli di comfort indoor.

Si tratta di un intervento che cerca di coniugare il carattere storico dell’edificio attraverso un linguaggio contemporaneo, che trascende la ricerca estetica e funzionale ad un livello più soggiacente capace di stimolare sensazioni e atmosfere funzionali sia alla vita domestica, sia alla professione psicoanalitica.

 

 

  

PROGETTO DI ARCHITETTURA D’INTERNI DI UN APPARTAMENTO

REALIZZATO

Year
2021

Locality
Italy – FORLI’

Design team
Piraccini + Potente architettura

CHIEF ARCHITECTS
Stefano Piraccini
Margherita Potente
Project TEAM

Beatrice Enti

Gianluca Bertoli
Teresa Cancellari
Emanuele Loroni
Marco Marchetti

Photograph

ANGELO CICCOLO

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