Domus bucolica

Il progetto prevede la ristrutturazione tramite demolizione e ricostruzione a parità di volume di un edificio esistente. Si tratta di una casa rurale della tipologia “forlivese” composto da corpo centrale prismatico e due addizioni laterali utilizzati come portico e ripostiglio. L’edificio si trova in pessimo stato di conservazione, tuttavia è ancora presente il portone di chiusura del portico realizzato con un graticcio il legno.

Il nuovo edificio viene progettato con l’intento di innestarsi nel processo di evoluzione formale e compositiva che ha interessato la casa rurale attraverso la stratificazione nel tempo.

Il progetto riprende il volume prismatico, con copertura a falde, della casa forlivese, al fine di determinarne una rilettura tipologica in base a forme e funzioni contemporanee.

L’approccio bioclimatico caratteristico dell’evoluzione delle tipologie tradizionali, come la casa rurale forlivese o cesenate-riminese, diviene il principale strumento di progetto.

Il fronte principale dell’edificio viene posto a sud, mentre il fronte nord, affacciato su via Pellegrino, resta prevalentemente chiuso, con affacci limitati. Sul fronte sud si apre una grande vetrata che svolge la funzione di serra solare. Un frangisole in legno modula l’accesso della radiazione solare: consentendo al sole invernale di penetrare all’interno dell’edificio riscaldando gli ambienti interni, schermando nel contempo il sole estivo che, avendo una inclinazione maggiore sullo zenit, si infrange sui frangisole generando ombra negli spazi sottostanti. 

Tale sistema sfrutta il calore prodotto dalla radiazione solare invernale inibendo i fenomeni di surriscaldamento generati dalla radiazione estiva.

Al fine di mantenere la leggibilità volumetrica, tramite sottrazioni al volume prismatico, vengono ricavati un terrazzo al piano primo, ed un patio (sebbene aperto su di un lato) al piano terra.

La divisione funzionale in due piani, prevede al piano terra la zona giorno, ed al piano primo la zona notte.

L’edificio viene realizzato a secco, utilizzando una struttura in legno, utilizzando pareti strutturali in XLAM, e solai in legno lamellare. Le murature perimetrali sono trattate con sistema a cappotto, rasato effetto intonaco, con un colore bianco che ricorda quello della calce naturale. La copertura a due falde avrà una colorazione simile a quella delle facciate all’intonaco per conferire uniformità all’intero corpo di fabbrica. Sarà realizzato con un manto di copertura in lamiera metallica, mentre gli infissi, anch’essi di colore bianco, saranno realizzati in pvc. La colorazione bianca è quella che caratterizza le case coloniche tradizionali che erano generalmente intonacate con grassello di calce dal colore bianco. Le pavimentazioni esterne, saranno realizzate in ghiaia, legno e cemento trattato al quarzo per richiamare il colore grigio della pietra arenaria tipica della zona.

Oltre a strategie di natura bioclimatica, l’edificio presenta una elevata efficienza energetica attraverso ampi spessori dei coibenti, controllo dei ponti termici, ed un impianto di riscaldamento con ventilazione meccanica controllata. Utilizzando tali strategie l’edificio va ben oltre alla classe più elevata di prestazione energetica “edificio ad energia quasi zero (NZEB)” prevista dalla legislazione italiana, assumendo delle proprietà caratteristiche della progettazione in standard Passivhaus. L’edificio non sarà allacciato alla rete gas ed avrà zero emissioni in atmosfera. Un sistema di ventilazione meccanica controllata garantirà aria sempre carica di ossigeno, povera di CO2 e filtrata da tutti gli inquinanti outdoor.

  

RESIDENZA UNIFAMILIARE CON STRUTTURA A SETTI PORTANTI IN LEGNO (CLT)

realizzatO

Year
2020

Locality
Italy – cesena

Design team
Piraccini + Potente architettura

CHIEF ARCHITECTS

Stefano Piraccini
Margherita Potente

Project TEAM

Beatrice Enti

Gianluca Bertoli
Marco Marchetti

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