CASA PER UN ARTISTA
Il compito di un architetto, utilizzando il lavoro intellettuale del progetto, è quello di soddisfare le esigenze del proprio committente. Di conseguenza, l’architetto, attraverso la sua capacità di conoscere il passato, leggere il presente e interpretare il prossimo futuro (resta esclusa la chiaroveggenza), metterà nell’opera la sua personale visione del contemporaneo, intesa come ricerca morfologica, funzionale e innovazione tecnologica. Tuttavia, non sempre il committente possiede le chiavi di lettura per cogliere o apprezzare taluni aspetti. Questa caratteristica dipende dalla sua formazione culturale; dalla presenza o meno di una spiccata sensibilità; oppure dalla propensione ad un semplice voto di fiducia, certi che l’architetto saprà fare bene il proprio lavoro.
Se, quindi, il dialogo tra architetto e committente può essere minato da incomprensioni e differente capacità di visione, la storia di questo progetto prova l’esatto contrario.
Il committente è Marcantonio Raimondi Malerba, artista/designer che negli ultimi anni ha caratterizzato con le sue creazioni il panorama mondiale dell’industrial design. Attraverso la sua personale visione del contemporaneo, il suo background culturale, la sua spiccata ironia, l’amore per la natura, ha prodotto opere che sono già diventate icone del nostro tempo, una su tutte: la Monkey Lamp prodotta da Seletti.
La casa di Marcantonio, fin dal principio, fin dal primo disegno sul foglio bianco, è stata progettata attraverso un filo narrativo comune, una affinità elettiva che ha portato alla definizione di un progetto che parla la medesima lingua: quella del progettista è la stessa del committente.
Il riferimento morfologico utilizzato è quello della casa rurale di tipo forlivese, storicamente diffusa nel territorio: si tratta di un edificio a due piani di forma regolare con copertura a due falde. Nel progetto, la morfologia della casa rurale viene reinterpretata attraverso una lettura contemporanea delle forme: volumi semplici e stereometrici, che identificano nella memoria collettiva l’archetipo della casa così come la potrebbe disegnare un bambino.
La casa di Marcantonio è quindi costituita da un insieme di volumi di colore bianco uniforme, che si inseriscono all’interno di un contesto paesaggistico naturale, caratterizzato da fitte alberature, colline e campi agricoli.
L’accesso all’edificio è costituito da un volume in acciaio e vetro, che richiama i giardini di inverno delle ville di delizia agresti, il quale collega da un lato il volume dell’abitazione, dall’altro il volume dello studio. Un quarto volume, ad uso di servizio, è collocato a ridosso della piscina.
L’edificio è stato progettato con struttura interamente in legno, con isolanti e materiali di origine minerale e biologica.
Sono state utilizzate strategia di architettura bio-climatica: sia attraverso lo sfruttamento della ventilazione naturale, sia favorendo la radiazione solare in inverno e l’ombreggiamento nei mesi estivi. Al centro dei due corpi principali, l’edificio in acciaio e vetro, svolge la funzione di serra solare: tale elemento ha la capacità di captare la radiazione solare riscaldando naturalmente gli ambiente interni. un sistema di ombreggiamento retrattile ne interrompe la funzionalità nei mesi estivi, in modo da evitare il surriscaldamento.
L’edificio avrà zero emissioni in atmosfera, non essendo allacciato alla rete gas e non utilizzando fonti energetiche provenienti da combustione.
La progettazione sostenibile è elemento caratterizzante dell’etica di progettazione e ricerca che lo studio Piraccini+Potente sta portando avanti da diversi anni: persegue l’obiettivo del rispetto dell’ambiente naturale e delle sue risorse disponibili.
Tale approccio si inserisce nella necessità di esaltazione della natura che caratterizza le opere di Marcantonio, con l’obiettivo che l’architettura della propria abitazione rifletta, oltre alla sensibilità e allo stile del progettista, anche quel fantastico mondo interiore del committente che traspare così chiaramente da ogni sua opera.
RESIDENZA UNIFAMILIARE CON STRUTTURA A SETTI PORTANTI IN LEGNO (CLT)
Year
2019
Locality
Italy – cesena
Design team
Piraccini + Potente architettura
Standard
NZEB
Stefano Piraccini
Margherita Potente
Project TEAM
Gianluca Bertoli
Linda Gabrielli
Marco Marchetti
Vincenzo Vodola
Photograph
Francesco Montaguti
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